“Aiuto, hanno bocciato mio figlio!”
Cosa possiamo fare come genitori affinché il bambino riesca a imparare qualcosa dall’esperienza della bocciatura? E, in generale, anche dagli altri possibili fallimenti della vita?
La comunicazione gioca un ruolo molto importante ed è l’elemento chiave che permette di affrontare queste situazioni nel modo migliore.
È fondamentale riuscire a comunicare due aspetti:
- imparare a riconoscere il fallimento;
- insegnare a rialzarsi dopo un fallimento.
Sapere cosa possiamo trasmettere ai nostri figli ci permette di non peggiorare la situazione. Spesso le reazioni dei genitori non sono di aiuto e, anzi, sono controproducenti.
La scuola è importante, ma deve diventare importante per LORO non per TE genitore.
Altrimenti si entra nel circolo delle aspettative, delle performance e della manipolazione.
Chi studia lo deve fare per sé, non per rendere felice gli altri.
Ci sono delle reazioni e, nello specifico, delle frasi che sono da evitare per affrontare la bocciatura in modo costruttivo:
1. “Non posso credere che tu sia stato bocciato (o “bocciato di nuovo”). Cosa ne sarà di te?”
2. “Adesso vado a parlare con la preside! Non esiste che ti boccino e che abbiano promosso XXX.”
3. “Non capisco. Non hai un problema di apprendimento, ti ho preso la ragazza per le ripetizioni, studio con te tutta la sera, spendiamo un sacco per i tuoi libri, vado a lavoro ogni mattina per mantenerti, ti preparo il pranzo ogni giorno e… Ci fai questo?”
4. “Da oggi non esci di casa, ti tolgo la tv, il telefono, le vacanze, la paghetta, e tutti i tuoi privilegi così impari l’importanza di studiare!”
5. “Quante volte te l’ho detto di studiare in questo modo? Perché non sei come tuo fratello? Perché non sei più responsabile?”
Sensi di colpa, mancata accettazione, confronti e paragoni… Ognuna di queste frasi è un macigno che trasferisce al bambino un peso troppo grande da gestire.
Peso che non farà altro che far nascere una gabbia di aspettative altrui.
Non dimentichiamo che la bocciatura non può essere vissuta come qualcosa di definitivo.
Spesso pensiamo che non ci sia più niente da fare e che il bambino abbia macchiato in maniera indelebile la sua vita. Ma dagli errori si può imparare e, soprattutto, ci si rialza.
Altrimenti il rischio che si corre è quello di creare un’equazione tra il valore del bambino e i suoi voti.
La bocciatura è una valutazione delle sue competenze scolastiche, non del valore del bambino come persona.
Ascoltando la puntata del podcast puoi comprendere meglio il perché le frasi riportate qui sopra non dovrebbero essere usate.
P.S.: ma se queste sono le frasi da NON dire, come possiamo comunicare con i nostri figli? Nella puntata 137 trovi 5 frasi BELLE da dire!
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