La paghetta può essere uno strumento utilissimo per insegnare ai bambini e ai ragazzi gestione dei soldi, una capacità che sarà loro utile per tutta la vita e per renderli più autonomi e favorire la loro autostima. Inoltre può essere anche uno strumento per voi genitori per, riflettere su come gestire i vostri soldi (perché alle volte anche gli adulti hanno un po di difficoltà, diciamolo).
Per farlo è però fondamentale seguire alcune regole di base, per evitare di trasformare la paghetta in qualcos’altro, come una punizione o un premio.
Un’altra cosa fondamentale rispetto all’utilità della paghetta è che se viene insegnato bene ai bambini a gestire i propri soldi e a gestire le emozioni negative che possono nascere nel momento in cui finisci i soldi, e quindi non hai il denaro per comprare le cose che desideri, ecco questa cosa permette di prevenire tantissime crisi emotive, molti capricci e discussioni rispetto al volere quel determinato gioco, ecc.
Quindi diciamo che usare la paghetta come strumento educativo è un investimento nel futuro. E parlando di soldi mi sembra giusto parlare di investimenti a lungo termine. Vediamo quali sono le regole per la paghetta perfetta.
In questa puntata…
01:53 Le 3 regole fondamentali da tenere a mente per costruire la paghetta perfetta.
1. Non usare mai i soldi come rinforzo positivo o come punizione.
È molto più importante utilizzare i soldi come ambito educativo per imparare a gestire… i soldi!
2. Non salvate i bambini quando non hanno più soldi.
Un no detto con dignità e con rispetto e inserito in un contesto in cui c’è una paghetta settimanale e costante che non dipende dal voto che prendi a scuola, o dall’umore del genitore è molto più comprensibile. Magari potrà essere doloroso ma l’importante essere empatici ma fermi, facendo capire al bambino che gli volete bene perché capite la sua sofferenza per non riuscire ad ottenere quello che vuole ma che la paghetta arriverà sabato e quindi dovrà aspettare.
3. Offritevi di aiutarli nella gestione.
Potete diventare dei piccoli consulenti finanziari per renderli sempre più autonomi. Potete creare delle liste di desideri per poi iniziare a conservare i soldi necessari per ottenere le cose desiderate. Nel tempio potete aggiungere altre liste specifiche, dei prestiti o dei sistemi extra per ottenere più soldi. L’importante è costruire insieme al bambino o alla bambina un sistema coerente in modo tale da poter utilizzarlo come è ambito educativo.
03:32 Come gestire la paghetta nelle varie fasce d’età
2-4 anni. Potete dare ai bambini un euro a settimana una moneta che lo inserirà nel loro salva denaro salvadanaio. Ancor prima di capire su cosa voglia dire risparmiare e guadagnare, il bambino inizierà a costruire un’abitudine sana.
4-6 anni. Si può fare un piccolo salto e potete andare in banca e creare un piccolo libretto di risparmio dove periodicamente andrete con il bambino con la bambina per depositare e i soldi dal salvadanaio. Pian piano potete divertirvi a vedere i soldi che iniziano ad aumentare sul conto in banca e a provare a ragionare insieme su cosa può comprare con questi soldi.
6-14 anni. Qui le cose diventano un pochino più complesso perché anche le esigenze dei bambini diventano più complesse. Ogni anno puoi prenderti un tempo con il bambino per capire insieme i soldi necessari a soddisfare le sue esigenze, quindi definire l’entità della paghetta.
14-18 anni. Si possono aggiungere aggiungere delle quote extra, ad esempio per i vestiti o per altre esigenze dei ragazzi. Oppure si può decidere un tetto massimo di spesa e poi lasciare liberi i ragazzi di gestirsi in maggiore autonomia.
05:33 Come iniziare con i bambini o ragazzi più grandi?
Prova a partire dalla fascia di età la precedente rispetto a quella di tuo figlio (sulla base della divisione che ho fatto in questa puntata). Tenete per un annetto quel sistema e poi passate al livello più adeguato alla sua età. Vi assicuro che se organizzato bene e appunto con dignità e con rispetto per i bambini per ragazzi diventa molto comprensibile e molto utile. Se hai dubbi, scrivimi su Telegram.