Da un po’ di anni si parla sempre di più di genitori multitasking, che devono occuparsi di tutto, che devono crescere figli di successo, figli felici.
Questo tipo di immagini costruisce aspettative irrealistiche e tossiche che appesantiscono l’essere genitori. Questa pesantezza si manifesta come ansia di non essere all’altezza, e come il senso di inadeguatezza che emerge quando vuoi inserire nuove regole e vedi che non vengono assorbite subito. Oppure nel disorientamento che scaturisce quando vedi tuoi figli che contemporaneamente cambiano velocemente e restano sempre uguali.
Anche tu che vuoi formarti e informarti, che vuoi smussare alcuni angoli e provare a cambiare per te e per i tuoi figli, sei vittima di queste aspettative e nonostante le tue buone intenzioni per crescere, la montagna davanti a te sembra immensa.
Sento i tuoi, pensieri, non dimenticarti che sono psicologo (e leggo nella mente):
“Quello che dici non è applicabile”
“Non posso cambiare”
“Mio figlio è così, non ci posso fare niente”
“Eh sì però per il mio caso specifico non vale”
Questi pensieri nascono quando il cambiamento è visto come una rivoluzione e si ha in mente la rivoluzione francese: nel giro di poco tempo tutto cambia, spesso con la forza. Prova invece a visualizzare un’altra immagine di rivoluzione: il movimento della Terra, che compie il nostro pianeta intorno al sole, il cosiddetto “moto di rivoluzione”.
La terra ci mette 365 giorni a compiere questo percorso.
Ogni giorno il movimento è impercettibile ma sommato a quello dei giorni precedenti da vita a uno spostamento importante, di migliaia e migliaia di km.
Questo discorso vale per te, ma anche per i tuoi figli.
In questa puntata parlo di come applicare il semplice ma fantastico principio del “un passo alla volta” per favorire la tua crescita e quella dei tuoi figli. Parlo di autonomie, di disabilità e di perfezionismo. Parlo del rischio di sostituirsi ai figli e delle conseguenze negative di questa abitudine.
Questa puntata è un invito a rallentare e a focalizzassi più su quello che c’è che su quello che manca. Un trucco che, secondo me, è uno dei segreti della felicità.
La ricetta per crescere
Come sapete una delle mie passioni è la cucina. Oggi provo e sperimento vari piatti ma da dove ho iniziato? Beh anni fa trovai in casa un libriccino di cucina, credo un inserto di qualche rivista, con alcune ricette semplici e la spiegazione base di alcuni procedimenti. Era qualcosa alla mia portata e con l’aiuto di mia madre imparai le prime ricette. La prima in assoluto fu l’omelette al formaggio.
Spero possa essere d’ispirazione per te se vuoi iniziare o per avvicinare i tuoi figli alla cucina.
Omelette al formaggio
Ingredienti per 1 omelette
- 2 uova
- 1 pizzico di sale
- 1 pizzico di pepe
- Origano
- Grana o parmigiano grattugiato
- Olio EVO
Procedimento
- Rompere le uova in una ciotola
- Aggiungere il sale, il pepe e l’origano
- Sbattere l’uovo con la forchetta
- Intanto scaldare una padella con un filo d’olio
- Versare l’uovo sbattuto in padella e distribuirlo in modo omogeneo
- Quando comincia a solidificarsi aggiungere sopra il formaggio grattuggiato
- Con una paletta da cucina sollevare l’omelette e piegarla a metà
- Concludere la cottura da entrambi i lati
P.S. Dentro rimarrà leggermente indietro ma con il formaggio creerà un cuore morbido.